Non lontano dalle mura della città, sulle pendici settentrionali di Volterra, si affaccia l’area archeologica di Vallebuona.
Le indagini archeologiche hanno precisato le diverse fasi di costruzione: in età etrusca vi erano semplici opere di contenimento del territorio, in epoca romana invece la zona fu soggetta ad un’intensa attività urbanistica che vide la costruzione di un importante complesso monumentale composto da un teatro ed un impianto termale di cui oggi è possibile vedere i resti.
Gli scavi di questa zona ebbero inizio negli anni ’50: durante i lavori è stata rinvenuta buona parte di un’epigrafe dedicatoria del teatro, conservata oggi al Museo Guarnacci; questa ci racconta che furono due consoli ai tempi di Augusto e Tiberio, membri della famiglia volterrana dei Caecinae, a costruire a loro spese il teatro tra l’1 a.C. e il 20 d.C.
Ecco cosa devi sapere sul Teatro romano!
Seguendo l’ingresso per i visitatori, si arriva ad una galleria coperta che permetteva l’accesso del pubblico romano alla zona delle gradinate, costruite su un pendio naturale e composte rispettivamente da nove e dieci file di sedili, pari a circa 2000 spettatori.
Al di sopra della galleria, vi sono i resti di una grande terrazza, entrata originaria del teatro, con al centro tre esedre dove, secondo i costumi dell’epoca, dovevano essere esposte le statue dei membri della famiglia imperiale.
Ai piedi delle gradinate, troviamo un semicerchio delimitato da un muretto, dietro al quale si trova il proscenio, lo spazio in cui si muovevano gli attori.
Il teatro romano cessò la propria attività alla fine del III secolo d.C., probabilmente a causa del terremoto che ne distrusse la maggior parte. I materiali distrutti furono riutilizzati tra la metà del III e il IV secolo d.C., per la costruzione di un grande impianto termale di cui oggi abbiamo soltanto la parte inferiore dei muri ed alcuni mosaici.
Camminiamo insieme nell’Acropoli!
L’area dedicata all’acropoli è molto vasta: il parco Fiumi è la principale zona verde della città, un grande parco urbano situato a ridosso della fortezza medicea.
L’area è sempre stata occupata da edifici di culto frequentati dagli abitanti.
Abbiamo pochi reperti sulla fase antica dell’acropoli: il più antico è databile al VII secolo a.C. e si tratta di resti di mura. Da questa data in poi, inizia la costruzione della città vera e propria, quando gli abitanti delle città vicine iniziarono ad unirsi formando un unico grande insediamento. La scarsità di resti è dovuta alla natura dei materiali utilizzati per la costruzione degli edifici come il legno, la terracotta e l’argilla cruda.
Gli edifici principali sono due templi, chiamati tempio A e tempio B: il primo del quale rimane la muratura del podio, è composto da blocchi quadrati in pietra; il secondo si ergeva anch’esso su un podio e vi si accedeva tramite una scalinata della quale conserviamo solo uno scalino.
Per maggiori informazioni sulle visite contatta il Consorzio Turistico di Volterra all’indirizzo info@volterratur.it